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Mini-vacanzina a Madrid - by bp

Da dove iniziare se non dalla rocambolesca partenza? Rischioso essere troppo fatalisti e non considerare traffico, incidenti, lavori in corso per arrivare a Bergamo. Da infarto, sentirsi chiamare all'altoparlante (nome, cognome, data di nascita, partita iva, numero di scarpe ...) dieci minuti prima del decollo.
Madrid? Bella, regale, verde, ordinata, pulita, civile. Sembra di stare in una città del nord Europa con aggiunta di sole e calda atmosfera.
Movida in continuazione, giorno e notte. Ma lavorano i madrileni? mi chiedo. Parrebbe di sì, visto il tenore di vita e l'età media delle automobili. Probabilmente hanno orari flessibili o diversi fra loro, non so.
Un servizio di metro' impeccabilmente puntuale ed efficiente snellisce di molto il traffico in superficie.
I musei, fra i più famosi nel mondo, sono gratuiti il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Ho pensato che ne abbiamo di strada da fare per diventare un paese civile ...
Città viva anche intellettualmente. Le librerie superano di gran lunga i negozi di cellulari.
Gli orari dei negozi sono piuttosto arbitrari, ma assicurano un servizio nell'arco di tutta la giornata, alcuni anche nel we. I prezzi di abbigliamento, scarpe, ecc. sono notevolmente più economici dei nostri. Evidentemente gli spagnoli non sono stati defraudati dal cambio uno a uno con il vecchio conio. E' pur vero che siamo noi ad averne il primato in Europa!
Unico neo la comida. Fast food a iosa. Nei ristoranti servono nella maggior parte dei casi, con poca alternativa, carne di maiale, agnello, trippe, interiora di ogni genere ... l'antitesi della cucina mediterranea. Però, cenare nel ristorante più antico del mondo che emozione!
Le tapas, vanto della cucina madrilena, altro non sono che assaggi (sembrano più avanzi) freddi a base di pesce, carne, uova, insaccati, mascherati da salse di vario genere, per niente invitanti. Si accompagnano con aperitivi. Il vino bianco è quasi bandito (e comunque non ne vale la pena), il "tinto", rosso, molto meglio.
Ragazzi, scordatevi la torta al cioccolato!
Milonghe? Sulla mia stringata guida, adatta per un long we, era citata una milonga in un bellissimo palazzo ottocentesco nel cuore di Madrid, a due passi dal nostro albergo, ma solo il martedì. Le altre sere il locale, dove siamo stati, era utilizzato per altri tipi di musica.
E poi, se devo essere sincera, non avevo neanche portato le scarpette quasi rosse ... Freud, che direbbe?
That's it! o quasi...

bp

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Eh sì hai ragione!
Io e Max siamo stati a Madrid durante le vacanze di Pasqua dello scorso anno...
Per quanto riguarda il volo, è stato da esaurimento nervoso, con la coincidenza persa a Roma per ritardi su ritardi....
E che dire del servizio Alitalia?

E’ impossibile scrollarsi di dosso il mezzo sorriso di circostanza dei volti di donnine aggressive, il cui trucco oleoso ben s’intona alle divise verde menta. A volte mi chiedo se le hostess si tramandino da una generazione all’altra gli stessi abiti consunti e sfilacciati, o se la sartoria di fiducia possieda solo metrature kilometriche della stessa stoffa, o se il monocromatico onnipresente debba necessariamente suscitare speranza nell’immaginario collettivo: “speriamo che parta, speriamo che arrivi, speriamo che non ci sia troppo vento…”…
mah....
in volo non ci resta che alienarci dentro qualche cruciverba, almeno per avere la sensazione che da qualche parte, seppur per pochi quadretti bianchi e neri, si possa mettere un po’ d’ordine… almeno ogni tanto.

Comunque la Spagna dall’alto sembra un campo da golf senza erba ... o no?

La prima sera, abbiamo cenato al Malacatin, bugigattolo dove una vecchia sparisce dietro una porticina fiabesca, a punta, che riapre dopo qualche minuto per portarci un bue, un maiale, un pollo… e ‘na motta di ceci… il tutto cotto nel brodo… unica chance di ripresa per noi… BIOCHETASI…

Ma da qui in poi Max potrebbe raccontarti dei suoi 4 giorni a letto con bronco-polmonite e 41.7° di febbre...

Si, probabilmente lo e

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MY ULTRALOVE ELENA
(the best dancer in town)
per avere svegliato, svezzato, istruito e sopportato il tanguero...
che gia' era in me.