venerdì, maggio 18, 2007

Ballerini e ballerine leggendarie: Milena Plebs

Milena Plebs baila el tango.

Leggendaria, eterea, strana, artista, intelligente, colta, impegnata, cosa si puo' dire di Milena Plebs che non e' ancora stato detto?

Personalmente conoscevo Milena Plebs solo per "sentito dire", ho letto molto su di lei, una sera chiesi quindi piu' informazioni ad un grande maestro di tango, Federico Rodriguez Moreno, il quale mi disse :"Max, Milena Plebs e' parte della storia del tango"... Questo mi basto'.

Per arrivare a una novità nel tango teatrale, bisogna aspettare gli ultimi anni ‘80 e il Tango x 2 di Milena Plebs e Miguel Angel Zotto, di cui i due ballerini sono inizialmente i soli autori e protagonisti. Questo loro primo spettacolo compendia l’entusiasmo e la sincerità con cui nuova onda di giovani ballerini di tango sta raccogliendo il testimone della sapienza milonguera e gli insegnamenti dei grandi maestri. Un piccolo gruppo di ballerini che, per la prima volta dopo decenni, vuole conoscere e fare propria la segreta poesia del tango; che censisce i milongueros di valore, studia lo stile dei creatori, restituisce efficienza ai classici, collauda uno a uno, come piloni di una teleferica, gli stadi evolutivi della danza, e infine ripristina le potenzialità espressive di un linguaggio che la maggioranza dei giovani argentini ancora considera, non a torto, più morto di un inno sacro.

Alcuni di questi ballerini erano:
Milena Plebs, Miguel Angel e Osvaldo Zotto, Guillermina Quiroga, Pablo Veròn, Gustavo Naveira etc. etc.

Basta vedere alcuni suoi video per capire di che pasta sia fatta Milena Plebs, e soprattutto di cosa voglia dire BALLARE el tango:
Grazie Milena

In Italia, Milena Plebs sara' in Sardegna dal 1° al 3 Giugno 2007, dove, oltre che tenere seminari di tango presenterà in anteprima il suo ultimo lavoro, un video dal titolo: “Milena baila el tango... con Ezequiél Farfaro”

sito ufficiale: http://www.milenaplebs.com


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mercoledì, maggio 16, 2007

Foto del compleanno di Max - 13/05/2007

Ringraziando tutti i fantastici soci del Clandestino Tango Club per la fantastica festa e i bellissimi doni, colgo l'occasione per ribadire quanto gia' espresso via e-mail:

L'incredibile magia che il tango ci ha regalato, credo sia proprio l'aver permesso a un gruppo di persone tutte completamente diverse tra loro di unirsi e fare un nuovo percorso della vita (spesso inaspettato) insieme.

Non piu di un paio di lustri fa, guardavo con derisione le persone che ballavano in coppia, e probabilmente non sono l'unico ad averlo fatto, ignaro di quello che sarebbe successo dopo.

Ringrazio il tango per avermi permesso di conoscere tutti voi, con i quali appunto ho condiviso molte piu' cose in cosi' poco tempo di quelle che avrei potuto condividere in anni con persone non-tango.
Un filo doppio, che, seppur ognuno di noi abbia intrapreso delle sfumature diverse lungo il cammino del tango, ci ha legato ormai indissolubilmente (si scrive cosi'?).

Elena, la quale ringraziero' sempre per avermi guidato mano nella mano a oltrepassare la cortina che c'e' tra quelli che ballano e quelli che non ballano, sopportando le mie frustrazioni, insicurezze, per la follia di avermi portato a uno stage di Federico senza aver MAI preso una lezione di tango.
Lei, che potrebbe tranquillamente insegnare o esibirsi mille volte meglio di tante altre, ha preferito aspettare per starmi vicino, frequentando appassionatamente interi cicli di corsi, lezioni e stage di livello principianti con me, sopportando le tipiche paranoie che esistono quando si e' cosi' inesperti e ci si rende conto di quanto irta e' la salita che porta alla conoscenza del tango.
Grazie per avere risvegliato il tanguero che e' sempre stato in me. Ti amo.

Alberto e Veronica, che non potendo partecipare alla festa, si sono prodigati per passare e celebrare comunque una serata bellissima insieme Sabato.

Paola per aver sempre messo a disposizione la sua casa per festeggiare, ballare, studiare e ascoltare tango.

Ed infine, senza polemica alcuna, ringrazio Walter, il quale inconsapevolmente, sin dall'inizio di questa avventura mi ha spronato nel migliorarmi per essere all'altezza.

Grazie a tutti di cuore.

Massimiliano



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She-man?





Eccovi un altro bel libro, dove il tango non è il tema principale, ma è un pretesto per dire altro, per fare una riflessione sulla donna, e sulla sua virilizzazione.


Dice Marina Terragni ne "La scomparsa delle donne" (Mondadori):

"Essere cadute nell’equivoco di considerare “lavoro, emancipazione e libertà” come modi diversi per dire la stessa cosa, ha fatto sì che il modello di libertà sul quale plasmare se stesse, le proprie ambizioni, i propri desideri, compreso il desiderio sessuale, per tante donne finisse per essere il modello maschile."

Qual è il bilancio che oggi si può trarre, dopo decenni di cambiamenti vorticosi?
Quali sono i luoghi comuni che non tengono più?
È possibile per le donne ottenere rispetto e opportunità senza cadere nell’uguaglianza, essere libere ed emancipate senza perdere la differenza?


Provate a prendere qualche lezione di tango e vi renderete conto che oggi per una donna la cosa più difficile è abbandonarsi come una dolce zavorra, lasciarsi sbatacchiare, cedere con fiducia.

Ma per gli uomini è anche più dura: stanno lì, come sacchi di patate, non guidano, non prendono iniziative, cercano di scaricarti addosso ogni responsabilità”.

Non solo per ballare bene il tango, ma per continuare a esistere come donne e come uomini, per non patire la lontananza da sé che affligge le une e gli altri, oggi “la questione è far ritornare le donne. Tornare donne. Tornare in noi e fare festa”.

Perché, conclude Marina Terragni, quello che si può fare per gli uomini “è onorare la mia, di differenza.
Quello che posso fare per loro è semplicemente essere una donna”.
Ed è tutto quello che le donne possono fare per sé.

TANGUERAS Y TANGUEROS

maxtango
Verona, VR, Italy

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THANKS TO:
MY ULTRALOVE ELENA
(the best dancer in town)
per avere svegliato, svezzato, istruito e sopportato il tanguero...
che gia' era in me.