martedì, maggio 29, 2007

Lisboa tango festival 2007

Impressioni sparse by Sabri

Premessa
Salto tutto quello che c’è da dire su Lisbona.
Ci ho vissuto per due anni e mezzo, ci sono tornata varie volte, è la “mia” città.
Chi non ci è mai stato ci vada se può, merita un viaggio ai confini dell’Europa.

Stavolta ho coniugato il consueto giro per “matar saudades” e rivedere gli amici con il festival di tango.
Tra un acquazzone, un colpo di vento, una giornata di sole, una scarpinata, un dolcetto, un baccalà, cene e serate tra amici siamo stati al festival per due sere.

Mercoledì
Dopo una cena nella mia trattoria preferita in Alfama a base di tamboril com legumes (zuppetta di coda di rospo, gamberi e verdure) e bacalhau espiritual (baccalà gratinato con ingredienti non meglio identificati buonissimo) ci siamo inerpicati sulle scalinate dove Wenders ha girato Lisbon Story su per la collina di Graça dove si trova il teatro, sede del festival.


panoramica dell’Alfama con fiume sullo sfondo (lì abitavo…sniff….)
- Tram che sale sulla collina di Graça - sopra all’Alfama Teatro Voz do Operario
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Il teatro è un posto strano, non è bene un teatro, è più un edificio con uffici a servizio del quartiere, spazi comuni, disegni di bimbi alle pareti, pubblicità progresso…siccome in tutta la città da domenica non avevo visto nessun, dico nessun manifesto sul festival mi ero un po’ preoccupata, quindi avevo fatto un giro il pomeriggio di mercoledì. Il portiere, che era una signora di una certa età che assomigliava alla mia bidella delle elementari e che era tranquillamente al telefono con un’amica, quando in tutta calma ha riattaccato mi ha assicurato che a partire dalle 19 sarebbe iniziato il festival.

Ed eccoci, la sala è all’ultimo piano, le 5 finestrone che si vedono in facciata.
Che dire…suggestivo lo scalone e bella la sala. Tipologia strana, forse già in origine pensata per il ballo. Rettangolare, pavimento in legno, palco e due lunghe tribune.
Ritiro i biglietti per lo spettacolo di venerdì prenotati via internet (che sollievo, c’erano, e non abbiamo neanche fatto la coda per ritirarli) e paghiamo l milonga della serata (15 Euro), un po’ caruccia se uno ci voleva andare tutte le sere mi pare ma vuoi non andare almeno una volta?? Non paghiamo la tavola però, quindi ci sediamo sui sedili di legno ribaltabili tipo vecchio cinema nell’ombra.
Mentre aspettiamo di digerire un po’ i pescioni salutiamo Felix musicalizador al suo tavolino coperto di musicassette che ci dice di non capire una parola di quello che gli dicono i portoghesi.
Un saltino al bar, ben posizionato in un angolo e dotato di cibo fatto in casa, sembra, e personale che si vede che ce la mette tutta ma che nella vita non ha mai fatto il cameriere.
C’è gente che balla, età media molto alta, si sentono spagnoli e molti tedeschi.
E poi in pista! Buon pavimento, musica familiare, pochi scontri. In pista c’è anche Pablo Villaraza che ballando scherza e improvvisa con Dana Frigoli, un piacere guardare come si muovono, e come si divertono!


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Venerdì
Venerdì c’era lo spettacolo+ milonga Orchestra Colortango (che sarà al village giovedì) e 4 coppie di ballerini: Pablo e Dana, Roberto Herrera e Tamara Bisceglia, Alejandra Mantignan e Gabriel Missè, Juan Capriotti e Graciana Romero.
Bè..che dire..quando inizia lo spettacolo è sempre una grande emozione!
Il ritardo è stato contenuto, considerando le abitudini portoghesi
Ha iniziato l’orchestra con due brani poi a turno sempre con l’orchestra si alternavano i ballerini e un giovane cantante, a dire la verità mi è sembrato a metà tra Claudio Villa e non so cosa, per niente in sintonia con il tipo di musicalità dei Colortango.


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Sui ballerini:

Juan Capriotti e Graciana Romero: lui non mi è piaciuto per niente, rigido, impostato, lei ce la metteva tutta, bravina , anche molto bella, ma francamente tra le ballerine che ci sono abitualmente in milonga da noi ce ne sono di migliori. Penso che insegnino a Lisbona

Alejandra Mantignn e Gabriel Missè: lei non mi è piaciuta molto, penso che venga da una scuola di balli standard, gran bella donna ma fredda, balla come quelle coppie che si vedono nei film americani con jennifer lopez. Lui grande prestanza, sprigiona energia, penso ottimo ballerino di milonga, ma hanno ballato solo tanghi, le gambe di lui erano molto più espressive e veloci di quelle di lei.

Roberto Herrera e Tamara Bisceglia: oltre ai tanghi in uno stile molto classico, hanno ballato anche la chacarera e lui un ballo popolare che si chiama bolas e si balla con delle corde e delle sfere di metallo (solo uomini) nella pampa.

Pablo Villaraza e Dana Frigoli: bè..solo loro valevano la pena. Li avevo già visti al festival di Mantova. Nessuna delle altre coppie aveva la stessa eleganza, sintonia, naturalezza. Li ho filmati in oblivion.

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VIDEO 1 - VIDEO 2


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Lo spettacolo è durato parecchio, è stato vario, per l’alternanza delle coppie di ballerini, tutti con stili e caratteristiche diversi.
Poi milonga con Felix mentre orchestra e ballerini si rifocillavano in sala, poi ancora musica dal vivo coi Colortango.
Come ovvio la milonga era impraticabile, dato il richiamo dello spettacolo, era una vera bolgia, un autoscontro. Gente di tutti i livelli e di vari stili. Ballato pochino, era stressante più che divertente.
Gran maggioranza di donne, nessuno mi ha invitata tranne uno spagnolo mercoledì.
C’erano anche ballerini conosciuti di Trento e Bolzano.
Alle 3 ha ripreso Felix, imperturbabile ma ormai avevo finito le pile…taxi e... a casa!!!


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TANGUERAS Y TANGUEROS

maxtango
Verona, VR, Italy

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THANKS TO:
MY ULTRALOVE ELENA
(the best dancer in town)
per avere svegliato, svezzato, istruito e sopportato il tanguero...
che gia' era in me.