mercoledì, marzo 19, 2008

La noche de los musicalizadores

Fantastica noche tanguera al Mascara a Pasqua!!!
Dove allieteranno la serata ben tre musicalizadores (tra cui io...) con tre stili completamente diversi.

Vi aspettiamo numerosi !!!

Clicca qui per vedere come raggiungere il Mascara dal casello di Mantova Nord

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martedì, marzo 04, 2008

Ritorno a Lucca (Cold Mountain ve lo tenete voi...)

Disclaimer: Le suddette opinioni sono da intendersi completamente personali ed espresse nella maniera piu' imparziale possibile, non sono state assolutamente concepite per ledere in alcun modo la credibilita' delle milongas citate e vi e' il pieno rispetto da parte dell'autore verso di esse e i loro organizzatori che se non ci fossero non balleremmo.

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Venerdi’ 22 Febbraio 2008

Finalmente questo inverno volge al termine.
Il freddo intenso, quello che mi faceva screpolare la pelle delle mani mentre andavo a scuola non esiste piu’ ormai da anni, allora era la norma andare a -15°, ora se arrivi a -5° e’ gia’ un evento, i negozi non ordinano piu’ nemmeno i cappotti, i clienti non li comprano piu’.
Certo, non fa piu’ freddo come una volta, ma il brullo e triste resta sempre, tanto da avere mandato in letargo anche il tango qui a Verona... e dintorni ampi.
Mesi di sempre le stesse cose, un disco rotto che continua a suonare lo stesso verso...

BASTA !!

Io in letargo non ci voglio andare, sono ancora giovane perdio!

Durante questi deliri semi-onirici quotidiani, mi reco in quel di Lucca per il fine settimana, il Venerdi’ sera propongo di andare alla Milonga Dorada, visto che mi era piaciuta assaje l’altra volta, e cosi’ vengo a scoprire che si e’ trasferita ancora, questa volta in una villa appena fuori dalle inespugnabili mura lucchesi.

Come al solito, quando ti descrivono le cose, non sono mai come quando le vedi...

La prima volta che ho visto Villa Rossi a Gattaiola (LU), mi ha tolto il fiato.
Una villa antica e prestigiosa su 3 piani, del XVI secolo, ci si arriva immersi nel sogno della campagna lucchese, circondati da alberi secolari e 4 km di parco, entrata importante, stanze enormi, pavimenti in marmo, quadri, tendaggi preziosi in broccato e velluto, candelabri e lampadari di cristallo..... Non come quelle dalle nostre parti che sono state tutte (o quasi) perfettamente restaurate per poi tenerle assolutamente chiuse se non per aprirle a qualche matrimonio o convegno di lusso.

Appena entrati ci accoglie l’inossidabile e sorridente Doris, improvvisamente penso :”azz... Tango Querido me l’ha fatta ancora! Non bastava lo splendido Caffe’ di Simo , o l’Accademia delle Arti Orafe, ora anche la Villa da film sulla vita di Mozart !! E che e’!!! Dicevano Benigni e Troisi in “Non ci resta che piangere” mentre scrivevano la lettera al Savonarola. Ora basta! Ma come fanno a trovare tutti questi posti belli cosi’ qua a Lucca?”

Torno alla realta’, la gente ballava tranquilla, Massimo “El Pajaro” delizia con tandas tranquille, di classe...

La casa e’ ovviamente abitata, sembra che i proprietari si siano assentati momentaneamente, tutto e’ cosi’ naturale...

Con la coda dell’occhio sbircio nella stanza accanto, dire che e’ una biblioteca e’ riduttivo...
e' uno scrigno di libri, i libri la abitano, ti accolgono e ti circondano, ti inseguono per le stanze e i saloni, e se non ti bastano i libri ci sono anche le pareti affrescate con le scene della Gerusalemme liberata del Tasso, bellissimi affreschi barocchi che sfondano le pareti e i soffitti con le loro architetture dipinte, i cieli nelle stanze, i paesaggi che mimano l'esterno: un trionfo del trompe l'oeil e del quadraturismo.

Oddio torniamo al tango va’...

Provo la pista (nel Salone dei Ritratti), buona, di fianco vi e’ un giardino d’inverno dove la gente va a fumare o appartarsi dal tango...E’ un ampio loggiato affrescato, le cui vetrate si affacciano sul parco. Diventerà probabilmente questa la sala per le milongas estive. Al piano superiore, invece, c’è un salone di 120 mq che verrà usato per le serate più importanti…

Il livello di tango non e’ assolutamente male, molto composto certo, e un po’ di brio non guasterebbe certo, tuttavia sorprende il fatto di quanto siano abbastanza disciplinati i ballerini in pista, gli scontri sono rari, e ovviamente inevitabili se la pista e’ affollata, segno comunque che qui gli insegnanti evidentemente predicano bene in merito a questo argomento.

Il tempo vola, e tra una chiacchera e l’altra mi metto d’accordo con Doris, saro’ musicalizador qui per una sera ! Fantastico !!!

La serata finisce, ci si saluta e torniamo a casa....


Venerdi’ 29 Febbraio 2008

Questa sera sono musicalizador a Villa Rossi per Tango Querido, il posto mi ispira un casino, creo le tande a mente tra una curva e l’altra del tratto Bologna – Firenze...

Arrivato a Villa Rossi, attacco il computer all’impianto e approfitto dell’occasione per conoscere la proprietaria della residenza, la nota scrittrice Francesca Duranti.

Le tandas cominciano a riecheggiare nella struttura, scivolano via, la tensione sale, la gente ipnotizzata balla, scanzonata chiede addirittura una chacarera, peraltro ballata pure bene !
Dice che il musicalizador soffre durante la serata perche’ non puo’ ballare, e se lo fa, non e’ tranquillo..
Per me non e’ cosi’, anzi e’ per me un onore avere la responsabilita’ di fare ballare le persone, ed un autentico piacere vederle muoversi con le mie selezioni musicali, prevalentemente Tango Compàs, per me e’ un po’ come dire:”hey, sentite come stanno bene insieme queste canzoni...”
Cio’ non toglie che privilegio una scaletta cronologica, un po’ come accompagnare il popolo tanguero nella grande storia del tango.

Osservo come sono organizzati quelli di Tango Querido, sono tutti solidali, ognuno fa qualcosa, chi taglia le fragole, chi sta alla cassa, chi sta al bar, insomma le solite cose da organizzazione tanguera, ma quanti giovani pero’ che girano anche qui nel tango !

Quello che dissi l’altra volta vale ancora, anzi, autocitandomi lo rafforzo:

“Per noi "metropolitani", che un po' di spocchia ce l'abbiamo sempre nei confronti delle citta' piccole, almeno per quanto riguarda il tango, venire a conoscenza di entita' quali Tango Querido di Lucca, non puo' che essere una piacevole sorpresa. Ci si aspetta una specie di dopolavoro ferroviario con forte accento toscano dove cercano di ballare il tango, e invece... E invece ti trovi di fronte un'associazione fantastica, come dovrebbe essere un gruppo che si ritiene tale.”

Bravi.
ORGANIZZAZIONE/ASSOCIAZIONE: 10 e lode
ACCOGLIENZA: 10
PISTA: 9
ATMOSFERA: 10
POSTAZIONE DRINK: 8
MUSICA DEL MUSICALIZADOR RESIDENTE “EL PAJARO”: 8
LIVELLO DI BALLO: 8

VOTO GLOBALE: 9 - PER COLORO CHE AMANO VERAMENTE IL TANGO, e' una milonga assolutamente da visitare e frequentare, per l’importanza e bellezza della struttura, per l’atmosfera tanguera, per conoscere la mitica Doris, autentico personaggio del tango, per fare qualche tango come si deve, per visitare la splendida e incredibile Lucca, e magari farsi anche qualche magnata come si deve.

Link di riferimento: http://www.tangoquerido.it

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lunedì, ottobre 08, 2007

Dossier Milonga: Milonga Dorada

Disclaimer: Le suddette opinioni sono da intendersi completamente personali ed espresse nella maniera piu' imparziale possibile, non sono state assolutamente concepite per ledere in alcun modo la credibilita' della suddetta attivita' e vi e' il pieno rispetto da parte dell'autore verso di essa e i loro organizzatori.

PROLOGO:
Decido di trascorrere il weekend a Lucca.
Allontanandomi dalla stazione di Verona, non posso fare a meno di notare l'enorme (troppa) proposta di milongas in contemporanea che inaugurano l'inizio stagione e riflettere...
Mi chiedo se non sarebbe meglio mettere da parte l'orgoglio, e unirsi per fare delle cose insieme piuttosto che proporre una miriade di situazioni nel raggio di 70km (peraltro tutte di ottima qualita') e disorientare quindi i tangueri che non sanno quale sia la soluzione migliore?
Per chi cerca veramente un tocco in piu', per chi il musicalizador e' importante tanto quanto ballare, come puo' scegliere nella serata di sabato 6 Ottobre tra:
  • C.S.I. (VR) in console Vassily
  • Jazz on Live (BS) in console uno dei migliori musicalizador del mondo: Damian Boggio
  • Milonga post-stage a Pomponesco (MN) in console il leggendario Felix Picherna
  • Arci TOM (MN) in console Nico
Difficile eh?
Capisco che ognuno vuole la sua serata, ma allora mettetevi d'accordo e fatele in serate diverse !

Comunque io personalmente avrei scelto Brescia... hihihi :)

Ad ogni modo, me ne vado in quel di Lucca, da mia morosa.

MI BUENOS AIRES QUERIDO...
Per noi "metropolitani", che un po' di spocchia ce l'abbiamo sempre nei confronti delle citta' piccole, almeno per quanto riguarda il tango, venire a conoscenza di entita' quali Tango Querido di Lucca, non puo' che essere una piacevole sorpresa.
Ci si aspetta una specie di dopolavoro ferroviario con forte accento toscano dove cercano di ballare il tango, e invece...

E invece ti trovi di fronte un'associazione fantastica, come dovrebbe essere un gruppo che si ritiene tale.

Sicuramente godono del fatto non vi e' una concorrenza agguerrita vera e propria come avviene in altre citta' con piu' associazioni presenti, e dove alla fine ogni entita' tende a cercare di scavalcare con qualunque mezzo (persino organizzando serate in contemporanea) o essere meglio di un'altra, per poi alla fine ottenere come risultato la dispersione del popolo tanguero.
A Lucca che io sappia ci sono solo 2 associazioni di tango.

MILONGA DORADA:
Tornando ai lucchesi, quatti quatti (ma non troppo) organizzano con costanza e precisione svizzera (incredibile per i toscani, dove la puntualita' e' un'opinione), milonghe in ambienti suggestivi, stage con maestri di prim'ordine, crociere tanguere, esibizioni, e ogni volta che ci incontriamo, mi propongono sempre almeno 4 o 5 eventi nuovi; sono in costante fermento, e puntano sempre alla qualita'.
Se l'anno tanguero scorso, la loro milonga ufficiale si svolgeva presso il mitico Caffe da Simo (vedi articolo precedente su questo blog), dove si respirava quasi l'aria di Buenos Aires del 1930, ora si sono trasferiti in uno splendido palazzo dove ha sede l'accademia nazionale delle arti orafe (si balla letteralmente in mezzo ai gioielli), e per raggiungerlo bisogna fare un'incredibile passeggiata notturna tra gli autentici vicoli medioevali della fortificata Lucca, dire suggestivo e' dire poco, sembra il centro storico di Verona.

ACCOGLIENZA:
Ci accoglie la fantastica Doris, che gia' conoscevamo, un'affascinante signora genuina toscana sempre sorridente, elegante e appassionatissima di tango, nonche' profonda intenditrice, sempre indaffarata nel cercare di promuovere il piu' possibile il tango, non per niente il nome completo dell'associazione e' :"Tango Querido - Associazione lucchese per la divulgazione del Tango Argentino", nell'aria si percepisce chiaramente la passione e l'interesse per il tango.

TECHNICAL:
Ingresso € 8 con tessera gratuita e senza consumazione, sala da ballo dal soffitto altissimo e di eta' indefinibile, sembra primi del '900, la pista e' molto bella, quadrata, senza fughe rilevanti, in mattonelle ruvide rosse e' decisamente abrasivo, ma tra i pavimenti che girano di solito nelle milonghe, e' forse uno dei migliori che ho trovato, tuttavia, il solito accorgimento del borotalco sistema il problema.
La pista in se' e' forse un po' buia, e ci vorrebbe qualcosa per dare un po' di calore, magari qualche telo colorato, una o due luci soffuse per creare piu' intimita', ma cio' non toglie che l'ambiente e' semplicemente stupendo, fa atmosfera da se', con ampi spazi, e con uno spazio espositivo dedicato ai gioielli (illuminati benissimo) decisamente suggestivo.

MUSICA:
La musica del musicalizador Massimo alias "el Pajaro" non mi ha trovato sempre d'accordo, nonostante in altre serate lo abbia sentito comporre sfilze di tandas formidabili, qui ha proposto un tango strettamente guardia vieja, neanche un Pugliese e 1 (di numero) solo tango nuevo dei Narcotango, tuttavia questo denota una scelta volontaria, con criterio, insomma, chi sta in console giustamente decide !!! Ottime cortinas comunque.

TANGUERAS Y TANGUEROS:
Cancellato il preconcetto del dopolavoro ferroviario citato precedentemente, molti giovani devo dire, ambiente un po' trendy, vestiti di marca, girano scarpe da tango bellissime, modelli che non ho visto da noi, nonostante mi dicano che vengono a prenderle anche loro a Pegognaga, e giustamente domina il sandalo, come a Buenos Aires e come dovrebbe sempre essere.
Tangueras molto belle e curate, tipiche toscane spavalde, il livello di ballo era decisamente buono, poca anarchia e bene o male quasi tutti rispettano il giro pista, ovviamente regna il tango apilado, tuttavia quando ballo con qualche ballerina (ho l'onore tra l'altro di essere invitato dalla mitica Doris), noto che si adattano senza problemi al mio abrazo semi-aperto e alle figure.

Verso mezzanotte la musica e' stata interrotta per offrire una torta (assolutamente DIVINA e abbondante) e spumante a tutti gli ospiti presenti con atmosfera decisamente conviviale e scherzosa.

La serata e' quindi scivolata via in maniera piacevole, e con Elena siamo rimasti a ballare sino all'ultimo tango, sicuri che ritorneremo presto nella fantastica "Milonga Dorada".

ORGANIZZAZIONE/ASSOCIAZIONE: 10
ACCOGLIENZA: 10

PISTA: 8

ATMOSFERA: 8

POSTAZIONE DRINK: 6

MUSICA: 7

LIVELLO DI BALLO: 8


VOTO GLOBALE: 8 - PER COLORO CHE AMANO VERAMENTE IL TANGO
, e' una milonga assolutamente da visitare e frequentare, e soprattutto per trarre spunto su come si dovrebbe muovere un'associazione che vuole divulgare il tango argentino. Parere personale.

Link di riferimento: http://www.tangoquerido.it

Come arrivare dal casello di Lucca Est:


Visualizzazione ingrandita della mappa

Viva el tango.

Max M.


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domenica, settembre 30, 2007

Report: le milongas a Parigi

Dicono che il mese di agosto sia il periodo più sfortunato per il tango parigino. La maggior parte dei maestri non ci sono, le milongas si dimezzano, tanti tangueri sono in vacanza…

Se questo corrisponde a verita', chissa' come sono gli altri periodi allora!

Ogni giorno si ballava in almeno tre posti, il giovedì addirittura sette, il sabato cinque! I siti di riferimento con l’agenda di tutti gli eventi sono: www.letempsdutango.com, www.tango-argentin.net.

Gli ambienti sono abbastanza diversificati, potremmo sintetizzarli in 3 gruppi: le milongas all’aperto, le milongas nelle scuole e le milongas storiche.

Il posto più frequentato in estate è la milonga QUAIS DE SEINE (quai St. Bernard – Metro: Jussieu/Gare d’Austerlitz), cioè lungo la Senna. Si balla all’interno di una sorta di odeon in cemento armato, con la gente seduta sui gradoni. La milonga è gestita da circa 10 anni da un tanguero vietnamita, e che è pure insegnante. Per dare corrente all’impianto, ha ben 5 batterie di automobile, per garantirsi sufficiente autonomia dalle ore 20 a mezzanotte. Il posto è chiaramente molto suggestivo, le luci dell’Ile de la Cité regalano un’atmosfera calda e morbida. Ogni venti minuti poi passa un bateau mouche, rallenta, punta i fari contro i ballerini, e si sentono applausi provenire dal battello… Questa milonga c’è quattro volte la settimana, da giugno a fine settembre, l’ingresso è a offerta libera, ed è facile da raggiungere. Il livello però non è molto alto, lo spazio è troppo piccolo, soprattutto perché il giro pista segue una mezza luna e ci si scontra in continuazione… Tuttavia, bisogna andarci!

L’altro posto all’aperto, invece, è il BAL MILONGA DE LA BARONNE (Bassin de la Villette, 45 quai de Seine – Metro: Stalingrad/Jaurèz). Si balla dalle 17 alle 22, su una larga pedana in travi di legno che si affaccia su un bacino di raccolta dell’acqua. Tutt’intorno ci sono alberelli uniti da fili di lampadine colorate. A noi è piaciuto moltissimo, probabilmente perché lo abbiamo visto in un giorno piovoso e freddo. Veramente l’idea iniziale era stata quella di restarcene a casa, proprio per il maltempo. Invece poi siamo andati, al nostro arrivo c’erano forse 7 coppie in tutto, avvolte in giacche a vento e assolutamente ispirate dalla musica. Non ci siamo neanche cambiati le scarpe, abbiamo iniziato a ballare anche noi, e abbiamo continuato anche sotto alla pioggia sempre più fitta, colti da un’euforia romantica e gioiosa.
Purtroppo su quasi un mese che siamo stati a Parigi, 20 sono stati di pioggia, quindi non sappiamo dirvi se questa milonga sia generalmente più frequentata. Il musicalizador, comunque, era bravissimo.

Fra le milongas organizzate dalle scuole, siamo stati all’ESPRIT TANGO (3, rue de Vignoles –Metro: Avron/Nation) e al COLECTIVO (46, rue de Rigoles – Metro: Jourdain). Il primo posto non ci è piaciuto, molto piccolo, le fughe nel parquet sono larghe e pericolose. La musica si sente pochissimo, mentre si sentono i piedi rimbombare, strisciare, inciampare. Almeno tre volte il gestore della milonga ha interrotto il ballo per chiedere alle persone in pista di non parlare, perché le loro voci sovrastavano il volume della musica! Incredibile!
Non eravamo mai stati in un posto così. Non c’era nemmeno spazio per sedersi, se non nell’atrio della scuola. Il livello dei ballerini era basso, e ci sono sembrati pure snob.

È andata meglio al Colectivo, che è gestito da ragazzi in gamba e sinceramente appassionati. Già la seconda volta abbiamo conosciuto molte persone, che abbiamo poi rivisto in altri posti. Il luogo è ampio e luminoso, circondato da divanetti e tavolini. Il pavimento è in legno lucidato (perfetto secondo me) e si riesce a ballare bene. Abbiamo incontrato Alejandro Lucero, che ha fatto uno stage e un’esibizione proprio lì. La settimana prima era a Verona, e Claudia C. gli aveva detto che noi eravamo già a Parigi, così ci ha mandato un messaggio non appena è arrivato. E’ stato proprio bello rivedersi in un altro contesto e abbiamo passato la serata a scherzare insieme. Comunque, siamo pure presenti nell’album fotografico del loro sito.

C’erano almeno altre 4 milongas organizzate da scuole, e avremmo voluto vedere LA CASA DEL TANGO (Buttes Chaumont, 11 Allée Darius), anche per la loro boutique di scarpe, ma fra una cosa e l’altra non ci siamo riusciti, soprattutto perché si ballava al pomeriggio, dalle 16 alle 20, quando noi eravamo maggiormente attratti dalle strade, architetture e dai 140 musei parigini…

E che dire dei 400 fra parchi e giardini? Delle 372 stazioni del metrò, alcune delle quali bellissime? O delle 1260 panetterie – boulangerie? Dei 500 tipi di formaggio? Dei 600 metri quadrati di vetrate nella Sainte Chapelle?

Ed eccoci alle milongas che riempiono ancora il nostro immaginario, e che sono probabilmente il motivo per il quale ci piacerebbe tornare a ballare a Parigi.

LE LATINA (20, rue de Temple – Metro: Hotel de Ville) è forse una delle milongas storiche della città. C’ero già stata nel 2003, quando ero stata a Parigi per una fiera. Il posto è piccolo, nel quartiere latino, sopra un cinema. L’atmosfera è molto bella, il livello dei ballerini è alto, ci sono tanti argentini che ci vengono anche solo per mangiare o bere qualcosa con gli amici. Anche la musica non è male, prezzi altini.


Infine, siamo stati a LE CHANTIER (51, rue Edouard Vaillant – Metro: Croix de Chevaux), che è un po’ fuori Parigi, praticamente al confine della zona 2. Da Montmartre, ci impiegavamo circa un’ora per raggiungerlo. È un posto particolarissimo, sembra ricavato in quello che poteva essere un teatrino di quartiere. Si accede passando attraverso la stanza buia di una casa privata, dietro una tenda si apre un’altra stanza, con un angolo bar/cucina dove una donna che sembra venuta dalla casa dello zio Tom sul Mississippi si affaccenda a riempire brocche d’acqua (gratis), ciotole di noccioline, e cibi di vario genere. È circondata da elettrodomestici vecchissimi, sistemati senza alcun criterio assieme a oggetti dal sapore della madelaine, cioè ricordi di famiglia, souvenir, giochi di bimbi, bomboniere… in mezzo alla stanza, c’è un enorme tavolo in legno massiccio, antico, con due candelabri in argento nel mezzo. Altri tavolini e sedie gli fanno da cornice, e in fondo a questa stanza si apre la sala da ballo, ampia, pavimentata in legno, il soffitto con travi a vista e lampadine a penzoloni. È questo il posto dove generalmente si danno appuntamento ballerini come Chico Frumboli, Sebastian Arce e Federico R. Moreno. Lo stesso Federico ci ha detto come questo posto sia bello perché è più che altro un luogo di ritrovo, dove fra le tante cose (compreso il ping pong), si può anche ballare… e si balla dalle 22 fino alle 6 del mattino. Fino a mezzanotte circa ci sono i ballerini che usano lo spazio quasi come una pratica, provando passi, parlando, fermandosi durante il ballo… Dopo, arrivano i “mostri”.

Personalmente, non avevo mai visto così tanti ballerini bravi tutti insieme. Spesso preferivo stare seduta per ammirarli, per guardare l’incredibile varietà di passi che eseguivano, giocando, sperimentando, divertendosi tantissimo. Grandissima creatività nel loro tango nuevo. Solo qualche donna si atteggiava in modo snob, ma nel complesso erano tutti disponibili e aperti, anche nei nostri confronti. Alle 6 del mattino, mentre i ballerini superstiti si massaggiavano i piedi (aspettando la riapertura della metro), o giocavano a ping pong in giardino, tentavo di scattare qualche foto, e Massimiliano parlava con Nigel, un canadese bravissimo, l’organizzatrice della milonga ha voluto offrirci un calice di champagne…

Santé! A la prochaine fois!


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lunedì, settembre 10, 2007

Le scarpe a Parigi? Un giallo...

In effetti è già passato un bel po' di tempo dall'ultimo post, e dobbiamo ancora raccontarvi dei nostri 21 giorni di vita parigina .... Avete ragione a lamentarvi (per telefono, in milonga, via email...), ma ora proviamo a recuperare e nei prossimi giorni avrete qualche suggestione della nostra vacanza...

Innanzitutto, come si riconoscono gli italiani a Parigi?

Gli italiani sono gli unici turisti che danno le briciole di pane solo ai passerotti, mentre imprecano e scacciano i piccioni affamati che si avvicinano ciondolando. Siamo i primi a fare discriminazioni...ma chi l'ha detto che gli uccelli più grandi portano più malattie di quelli più piccoli?
Invece tutti gli altri turisti si fanno letteralmente ricoprire dai piccioni, li prendono in mano, li coccolano, li nutrono....

Dunque, per il nostro diario di bordo, partiamo dalle scarpe di tango... Visto che notoriamente Parigi è la capitale europea della moda e del tango, inizialmente avevamo pensato che potesse anche essere il posto con la maggior scelta di scarpe pro-tanguero...

Invece abbiamo sfatato un mito. A Parigi abbiamo trovato solo tre posti dove vendono scarpe da tango, una è la boutique dell’associazione La casa del tango, che però non abbiamo visto, e due negozi specializzati in scarpe da ballo. Uno si chiama Lysandre, si trova nella zona ovest di Parigi, nel cuore delle banlieues, e ci ha deluso moltissimo. E’ gestito da una vecchietta che lo tiene aperto 3 ore al giorno, è molto piccolo e vi aleggia un odore di naftalina e muffa. Le scarpe sono davvero brutte, tozze, un po’ pacchiane, adatte semmai alle balere...Non se ne salva una!

Il negozio Duostyle, invece, è molto più rifornito, ma anche da qui ne siamo usciti delusi… Hanno sicuramente alcune belle scarpe da tango (Darcos, NeoTango, e un altro simile allo stile di Paoul), ma i prezzi sono un po' alti e non c’è molta varietà.

Le scarpe da donna partono da 165 euro in su (fino a 300 euro), le scarpe da uomo da 102 euro…

Insomma ci sembra che manchi il business delle scarpe da tango a Parigi, visto che i due negozi sono specializzati soprattutto in balli da sala.

Oppure i tangueri parigini hanno altri canali per rifornirsi che noi non conosciamo...

Attendiamo indizi...

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sabato, agosto 04, 2007

Milonga a Garda

Non poteva mancare anche la recensione della milonga del mercoledì sera a Garda, nella piazza antistante Villa Carlotti.

Il posto è decisamente suggestivo, chiuso fra palazzi storici ravvivati da luci calde e ciuffi di palmizi.
Il pavimento di lastre di granito è liscio, senza fughe fastidiose, e si balla bene con suole in cuoio.

Ma è la musica di Claudia Furlani che tiene tutti in pista. E' impossibile smettere di ballare, i piedi vanno da soli, nemmeno le cortine arrivano a dare tregua. Oltre al classico repertorio del perfetto musicalizador, Claudia ha delle versioni rare e particolari, trovate chissà dove, e riesce a combinarle in modo impeccabile, calibrandole allo spirito della gente che balla.

Si balla dalle 21 alle 00.30, tutti i mercoledì fino a metà settembre (mi sembra...se qualcuno verifica fatemi sapere!). L'organizzazione è a cura del Gruppo Nuevo Tango di Claudia Furlani.



Fra l'altro consiglio di dare un'occhiata anche alla mostra a
Villa Carlotti (fino al 7 ottobre e aperta fino alle ore 22):

TAMARA DE LEMPICKAS MEETS TIMONTI

Lempicka rappresenta la personificazione dell'Ar decò, mettendo in scena ritratti erotico-sensuali e nudi dai contorni chiari, che emanano una freddezza metallica e luminosità intensa...

è davvero imperdibile!



ps. ...le immagini di Garda e Torri sono di Claudia Cannizzaro, la nostra fotoreporter onnipresente, che riesce a ballare con la macchina fotografica al collo....

lunedì, luglio 30, 2007

Tango in bianco

Bellissima serata quella di ieri a Torri del Benaco, sul lago di Garda.
Simpatica l'idea dell'abito bianco: i tangueri sembravano, a seconda dei punti di vista, infermieri, sposi, mummie, o angioletti... Si distinguevano subito le persone abituate a vestirsi di bianco, da quelle che invece avevano improvvisato un abbinamento all'ultimo momento, forzando accostamenti di stoffe recuperate dai fondi degli armadi; alcuni si sentivano quasi a una festa mascherata e secondo me avevano pure sperato di trovare coriandoli e trombette.

Vuoi per la splendida cornice lacustre, vuoi per la luna quasi piena che sembrava un bulbo argenteo staccatosi dalla fila di lampioni sul molo,
vuoi per l'ottima selezione musicale di Alfredo Petruzzelli di Torino, ... questa piccola variazione sul tema ha reso tutti un po' più euforici del solito. E tanti non hanno resistito dal tuffarsi in acqua.

Il posto è comunque suggestivo per una milonga estiva.
Essendo proprio sulla riva del lago, la temperatura è più ventilata e fresca che non in città.
Il pavimento piastrellato è buono, nonostante alcuni punti leggermente in pendenza e scivolosi. La pista è ampia e rettangolare, c'è molto spazio attorno per riposarsi o per chiacchierare in tranquillità. Volendo è possibile cenare prima della milonga. Il parcheggio è spazioso... che altro?
Il mese di agosto si ballerà tango ogni venerdì, sabato e domenica (organizzazione di Titti e Paolo Vaccari).

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TANGUERAS Y TANGUEROS

maxtango
Verona, VR, Italy

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THANKS TO:
MY ULTRALOVE ELENA
(the best dancer in town)
per avere svegliato, svezzato, istruito e sopportato il tanguero...
che gia' era in me.